lunedì 13 maggio 2013

We & Mauritius

Le famose 12 ore di volo sono state molto ben ripagate, se contiamo poi che il viaggio di ritorno (durato 24 ore esatte porta a porta) e' andato alla grande (in volo mi sono vista un film e ho mangiato riuscendo perfino a masticare e senza far cadere il vassoio...!!) allora possiamo affermare che la vacanza e' stata un successo. Ma non poteva essere altrimenti quando si atterra sull'isola di Mauritius.

Non aspettatevi una sorta di mini Lonely Planet perché la guida, si sa, e' molto completa (e ci azzecca pure molto spesso). Vorrei mettere per iscritto un po' delle belle cose/sensazioni che l'isola ha dato
A NOI, Lonely Planet o meno. Ovviamente saro' piu' che felice a dare suggerimenti se qualcuno lo desiderasse.

Non aspettatevi nemmeno (ahime') un reportage fotografico, ma solo alcuni degli scatti che rappresentano come i miei occhi hanno visto l'isola e la sua gente.

Prima pero' una brevissima introduzione sulla mia passione per la fotografia.

Non ho mai preteso di fare la Frank Capa del nuovo millennio, diciamo proprio che non ho mai preteso di fotografare con fini che non fossero congelare i miei ricordi e le mie sensazioni nel vedere parti di mondo. Eppure qualche corso di fotografia l'ho fatto e qualche (modesta) pretesa in fondo e' venuta e viene fuori di tanto in tanto. Certo, fotografare con una bambina per gamba e' molto piu' difficile. Diciamo che alcune delle piu' belle fotografie fatte durante questa nostra ultima vacanza non hanno trovato modo di incontrare l' obbiettivo e sono quasi tutte solo nella mia testa. Una volta mi arrampicavo o mi buttavo per terra per fare una foto. Una volta fermavo il mondo se serviva ma ora e' tutto un po' cambiato. Se si e' in macchina e si sta percorrendo delle bellissime strade dove le piantagioni di canne da zucchero creano lunghissimi e affascinanti corridoi bisogna pensare due volte se conviene fare "quella" foto. Piggy potrebbe svegliarsi se sente che la macchina e' ferma e questo comporterebbe urla disumane per una buona mezz'ora (soprattutto se sono finiti i biscotti usati per sedarla). Pippy invece potrebbe ricordarsi all'improvviso che dalla macchina si puo' decidere di scendere prima di essere arrivati e le sue urla disumane potrebbero aggiungersi a quelle della sorella creando un coro che ti raccomando. Insomma...si fotografa anche da mamma di due bestioline ma con qualche limite in piu'. La cosa positiva e' che si hanno due modelle d'eccezione, a gratis!


Ecco dunque Mauritius e'... secondo noi.


Mauritius e'...

Spiagge paradisiache. E fin qui nessuna sorpresa. Il vero fascino arriva quando, dopo aver girato un po' l'isola ed essere rimasti a bocca aperta per posti come Le Morne o essere stati molto delusi da spiagge-souvenir come Flic en Flac, capisci che il vero angolo di paradiso ero nascosto dietro una fittissima vegetazione a due passi dal tuo B&B. Una piccola spiaggia tutta per noi da condividere con i pescatori della zona e qualche sporadico turista persosi in passeggiata. Un vero lusso!





Vento. Succede quando stai nella zona ad est dell'isola, quella che la guida definisce la piu' selvaggia (e lo e'). Ma quanta bellezza in quel muoversi rapidissimo delle nuvole, degli alberi e delle vesti colorate degli indiani giunti in spiaggia per un pic-nic.


Mercato. Prima di provare a far apprezzare le mie foto vi devo descrivere il dietro le quinte. Decidiamo di fare la spesa al mercato di Maheburg. Entriamo e in mezzo secondo perdo Ale avventuratosi tra i banconi della frutta. Rimango io da sola con un passeggino doppio colmo di bambine, borse, giochi, asciugamani e quant'altro. Dietro a quel passeggino s'intravede una donna (io) che cerca di spingerlo tra la folla incuriosita nel vedere due bambine sedute su un passeggino-astronave phil&teds. Non contenta tiro fuori la canon ed ecco il quadro completo (e ridicolo) del mio aver provato ad immortalare il vivace mercato di Maheburg, a quanto pare molto piu' autentico di quello della capitale Port Louis.




Relax. Avete mai visto un barbiere addormentato a Londra o a Milano? Beh forse a Milano qualche vecchio barbiere ancora si addormenta ma non credo sia ben visto...alle Mauritius si puo' e non c'e' nulla di male.


Tramonto. Alle Mauritius e' buio (e li c'e' buio per davvero) alle 6 di sera e vedere arrivare il tramonto e' una delle piu' belle cose che si possono fare dopo una giornata di sole e caldo intensi. Basta seguire la gente del luogo che lentamente popola le strade. Giovani si siedono sulle panchine per una birra fresca, nonni passeggiano insieme ai nipotini sul lungo mare e ragazzini si sfidano a calcio, bocce e corse in bicicletta. Le barche se ne stanno invece placide al porticciolo lasciando che l'abbassarsi del sole crei in loro un gioco di luci.



Letteratura. Perche' nell' osservare i pescatori e la loro calma ci si ricorda che, a volte, ci si puo' dimenticare per un po' della fretta trovando cosi il tempo di rispolverare bellissimi libri letti anni fa come "Il vecchio e il mare".





Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano. A volte coloro che lo amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna. Alcuni fra i pescatori più giovani, di quelli che usano i gavitelli come galleggianti per le lenze e avevano le barche a motore, comprate quando il fegato di pescecane rendeva molto, ne parlavano come di el mar al maschile. Ne parlavano come di un rivale, di un luogo o perfino di un nemico. Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cose strane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò.

Ernest Hemingway

2 commenti:

  1. Che voglia di tornare a viaggiare!!! Le ore di volo, sono una delle cose che ci stanno trattenendo. Lo scorso anno abbiamo fatto are il primo volo a nostro figlio, un'ora scarsa che e' andata così così, figuriamoci 12!!!!

    RispondiElimina
  2. Volare con bimbi e' dura ma noi siamo masochisti....e poi ne vale sempre la pena! Coraggio!

    RispondiElimina