domenica 29 settembre 2013

Buon compleanno..a me!

Dall'ultimo post sono un po' invecchiata. Non so se mi sono venute piu' rughe o se ho avuto folgorazioni di giudizio ma nel mezzo c'e' stato il mio compleanno e da 32 sono passata a 33 che, come dice mio cugino, e' un eta' molto importante. Siccome per me ultimamente ogni scusa e' buona per lamentarmi, quando Ale mi ha detto che sarebbe andato per lavoro a Milano proprio a cavallo del mio giorno e per otto giorni, ho cominciato a sbuffare e da li' ho raramente smesso.

Eppure e' stato un compleanno memorabile per molti motivi.

L'immagine che mi ero creata era quella di una tristesolastanca mamma le cui figliole non avrebbero avuto pieta' nemmeno nel giorno del suo compleanno. Fuori un gelo esagerato faceva pensare a dicembre piu' che a settembre. In mano nemmeno un regalo.

Ma Mosca e' cosi, si presenta gelida e poi quando meno te lo aspetti arrivano delle sorprese a riscaldarti il cuore.

Non e' arrivata l'estate. Ma e' arrivata una ventata di momenti immemorabili.

Ale ha organizzato una serata babyfree pre-compleanno prima di partire. Cena squisita al Delicatessen e frechissimi cocktail al Noor. Finalmente un lounge bar dove non si dorme, dove la musica e' di spessore e dove si balla, si sta in piedi, si sta seduti...ognuno come vuole, in liberta'...finalmente un locale dove la gente e' vestita normale. Niente russe in tenuta da battaglia, niente tableau per le foto in stile vip. Gente normale nella Mosca in. Non una cosa da poco.

Il giorno stesso del mio compleanno avevo lezione e per non sbagliare ho portato un po' di pasticcini e qualche bibita. In cambio mi sono beccata gli auguri in decine di lingue e pure un regalo. Innaspettato. Dolcissimo.

Per evitare di sclerare proprio la sera del mio compleanno, ho pensato di organizzare una cena con due amiche che aspettava da tempo e che per mille motivi non eravamo mai riuscite a fare. Doveva essere un'occasione per parlare un po' in liberta' senza bimbe urlanti. E' stata una folgorazione! Ma dovevo immaginarmelo quando si esce con una brasiliana naturalizzatasi russa. La festa, ragazzi, noi europei non sappiamo nemmeno cosa significhi. Insomma dopo aver parlato di cose intime (ma molto intime) per un'ora urlando, convinte che nessuno ci sentisse, abbiamo scoperto che la coppia dietro stava parlando in romano e quella a destra era formata da due tedeschi di cui la moglie perfetta conoscitrice della lingua di Dante. Per far fronte all'imbarazzo la mia amica (sempre la brasiliana) ha pensato bene di prendere in ostaggio il pianista e convincere tutto il locale a cantarmi buon compleanno in russo per piu' volte. Ho quest'immagine in testa di un gruppo di sconosciuti con boccale di birra in mano che mi cantano "С днем рождения" che mi accompagnera' per tuta la vita. Fantastico.

In teoria doveva finire li. E sarebbe gia' stato abbastanza. Ma il mio destino moscovita ha voluto regalarmi un'ulteriore serata in puro stile last minute.

Venerdi. Fuori il gelo (in mattinata ha perfino nevicato un po'). A lezione l'insegnante ci massacra, o forse sono io che con il russo non vado d'accordo oggi. Ripasso a mente la lista della spesa. Se tutto fila liscio e non c'e' troppo traffico vado in piscina prima che la babysitter vada a casa. Devo anche trovare un posto dove portare la bambine nel fine settimana perche' non sclerino sempre rinchiuse. Mentre questi ed altri pensieri organizzativi affollano la mia testa mi arriva una telefonata che cambia radicalmente la mia serata:

Una mia compagna di corso mi chiede se voglio prendere il posto della sua amica malata all'opera. Non mi piace l'opera ma l'idea di andare a teatro a Mosca e' invitante..ci penso due secondi cinque minuti, chiamo la babysitter per darle la bellissima notizia che dovra' restare anche la sera, vado a casa e in meno di trenta minuti sono una persona nuova (o quasi). Ai piedi le ballerine. In borsa le décolleté di raso che tiro fuori e indosso davanti a tutti all'entrata del teatro di nascosto con nonchalance. Fortunatamente oltre alla mia compagna anche i suoi amici sono simpatici. La noia lentezza dell'opera viene bilanciata dalla musica, meravigliosa. E dalle pause, alcoliche. Ale mi chiama dall'Italia credendo di sentire gli scleri di una mamma di due da sola a Mosca al freddo...viene sorpreso da un messaggio:

"Non posso rispondere sono all'Opera".

Ovviamente la prende come uno scherzo e continua imperterrito a chiamare per 4 ore finche' gli  scrivo che dall'opera ci siamo spostati al lussuoso ristorante Puskin. Anche li pensa ad uno scherzo ma questa volta lo sento scocciato. Ci crede finalmente quando, una volta nel taxi per tornare a casa, mi sente parlare con il giovane e carino tassista in russo quasi spedito (merito della Beluga).

Questa e' stata la settimana del mio compleanno. Non una ma quattro feste. Di tre ne ho gia' parlato. Poi c'e' la quarta. Questa e' stata speciale perche' e' durata ben due giorni e le mie ospiti si sono vestite a turno da fatine, ballerine, piratesse. Abbiamo mangiato pizza per cena, giocato "alla spiaggia", ci siamo date momenti di tregua a vicenda e siamo anche andate a fare delle passeggiate vestite da pinguini (qui e' pieno inverno) sognando la neve. Pippi si e' regalata alcune ore di sonno nel lettone al posto di papa' e Piggy ha mangiato per la prima volta la cioccolata. Ora papa' sta per arrivare ma questa volta non sentira' scleri. Forse mi trovera' piu' invecchiata, forse no.






2 commenti:

  1. Buon compleanno con un po' di invidia da parte mia che di anni ne ho quasi il doppio. QUASI!! sia chiaro, non esageriamo! Un po' di invidia anche per la tua vita in una città che ho visto di sfuggita ma che mi ha lasciato il desiderio di tornare. E perchè no? Mai dire mai. Auguri ancora e un baciotto grande alle tue piccole. AnnaM

    RispondiElimina
  2. Grazie cara, vorrei sentire qualcosina di piu' sul tuo viaggio!

    RispondiElimina